“UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER I BAMBINI MALATI DI CANCRO IN CURA A TARANTO”

FONDAZIONE SOLETERRE LANCIA IL PROGETTO “UNA CASA DI ACCOGLIENZA PER I BAMBINI MALATI DI CANCRO IN CURA A TARANTO”.

96.000 EURO GIÁ RACCOLTI GRAZIE AL PUBBLICO DI PIAZZAPULITA LA7

è ancora possibile contribuire con una donazione inviando un SMS da 2 Euro al 45520 o con una telefonata da 5 o 10 euro al 45520.

Per chi vuole donare di più, è possibile fare un bonifico bancario utilizzando l’IBAN IT88Q0503401699000000013880 intestato a Fondazione Soleterre con causale “Casa di accoglienza Taranto”.

Fondazione Soleterre lancia, insieme al programma TV LA7 Piazzapulita di Corrado Formigli, un nuovo appello per la raccolta di fondi finalizzata alla creazione di una Casa di Accoglienza per i bambini malati di cancro che si curano nella città di Taranto presso il reparto di Onco-Ematologia Pediatrica dell’Ospedale SS. Annunziata diretto dal Dr. Valerio Cecinati.

Grazie all’appello lanciato a Piazzapulita il 18 Marzo 2021 sono già stati raccolti 96.000 euro, che serviranno per aprire, allestire e gestire una casa di accoglienza e retribuire il personale dedicato per ospitare le famiglie con bambini malati di cancro che arrivano a Taranto per curarsi.

Questo è un primo grande traguardo per avviare il progetto, ma ancora molto c’è da fare per i bambini in cura a Taranto. Il progetto totale ha un costo di 195.000 Euro e la raccolta fondi è aperta:

è ancora possibile contribuire con una donazione inviando un SMS da 2 Euro al 45520 o con una telefonata da 5 o 10 euro al 45520.

Per chi vuole donare di più, è possibile fare un bonifico bancario utilizzando l’IBAN IT88Q0503401699000000013880 intestato a Fondazione Soleterre con causale “Casa di accoglienza Taranto”.

La collaborazione tra Piazzapulita e Fondazione Soleterre per la causa di Taranto è di lunga data: a Dicembre 2019 era stata lanciata una prima campagna televisiva in aiuto al reparto, con l’obiettivo di rafforzare il team medico del Dr. Cecinati. L’evento aveva portato a una raccolta straordinaria che ha poi permesso la creazione di due borse di studio della durata di 5 anni grazie a un accordo raggiunto da Fondazione Soleterre con la scuola di specializzazione in Pediatria dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Quella del reparto di Onco-Ematologia Pediatrica a Taranto è una storia straordinaria. Nel dicembre 2019, infatti, ci siamo occupati di questo reparto che si trova in una città con una situazione ambientale gravissima, con tantissimi malati di tumore, tra i quali tanti bambini. Mancavano medici, a fronte di un numero elevatissimo di pazienti. Così, grazie alla generosità del pubblico di Piazzapulita, insieme a Soleterre abbiamo raccolto 320.000 euro. Ci siamo presi l’impegno di aggiornare costantemente su come questi soldi sarebbero stati spesi e l’abbiamo mantenuto. Sono stato felicissimo di conoscere Mariagrazia Dimatteo e Lucia Quintavalle, le due specializzande che ora, grazie alla raccolta fondi dei telespettatori, si formeranno e aiuteranno l’equipe di Taranto. Quest’anno, il 18 marzo 2021, le abbiamo presentate ai nostri telespettatori con un nuovo reportage di Chiara Proietti D’Ambra e abbiamo deciso di chiedere di nuovo aiuto al pubblico per individuare una casa per accogliere le famiglie dei bambini in cura in reparto. Sono sempre di più, infatti, i casi di pazienti che vengono da fuori Provincia e fuori Regione. Ecco, sono stati raccolti quasi 100.000 euro. Siamo contentissimi per questa nuova risposta ma non avevo dubbi. Continueremo insieme a Soleterre a sostenere questo reparto che ora cresce anche grazie alla forza del racconto giornalistico della realtà, che è la nostra passione. Ci tengo a ricordare anche l’impegno straordinario di Nadia Toffa che ci manca tanto e che davvero si è battuta tantissimo per i bambini di Taranto. Una straordinaria collega che vorremmo avere ancora qui” dichiara Corrado Formigli, conduttore e autore di Piazzapulita, La7.

“Ho avuto il timore di non essere all’altezza di questo percorso e a volte ancora adesso non mi sento completamente sicura di gestire appieno la marea di emozioni che passare le giornate qui ti provoca – racconta alle telecamere di Piazzapulita Mariagrazia Dimatteo, la prima specializzanda inserita in reparto grazie alla risposta di migliaia di italiani al primo appello televisivo. “Bisogna essere sempre molto onesti e non dare mai false speranze, e questa secondo me è la cosa più difficile quando invece un genitore ti viene a chiedere il contrario. Io mi sono accorta dalla prima settimana che l’inquinamento di Taranto aveva degli effetti sulla salute dei bambini di un’evidenza incredibile. Taranto è una città bellissima, di passioni e contraddizioni, una città che ti ispira tanto, soprattutto la resistenza e il significato della lotta”.

Oggi, dopo poco più di 3 anni dalla sua apertura, resa possibile grazie agli sforzi di Nadia Toffa per prima, il reparto si è ampliato (da 5 a 20 posti letto) ed è stato inserito tra i centri A.I.E.O.P. (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica), il che ha consentito l’avvio dei principali protocolli di cura per le leucemie. Il centro è diventato oggi un punto di riferimento per la diagnosi e cura di patologie onco-ematologiche pediatriche per tutta l’area, al punto che ogni anno vi accedono sempre più bambini, di cui oltre il 30% proviene da fuori provincia o regione.

La nuova sfida di Fondazione Soleterre insieme a Piazzapulita è aprire una casa di accoglienza vicina al reparto che possa offrire alloggio gratuito e spazi comuni di condivisione per le famiglie che vengono a curare il proprio figlio a Taranto, sollevandole dalle spese di spostamento, vitto e alloggio lontano da casa. La struttura, grazie alla presenza di personale dedicato come psico-oncologi, educatori, nutrizionisti, fisioterapisti e volontari, offrirà un luogo intimo e riposante, condizione fondamentale per preservare il benessere psicologico e accompagnare nel percorso di cure i bambini e i loro genitori.

I viaggi sanitari e l’impoverimento delle famiglie che devono lasciare il lavoro per accudire i figli malati (la cosiddetta “tossicità finanziaria del cancro”) hanno un impatto diretto sulle possibilità di guarigione. “Non ci si sta davvero prendendo cura della sopravvivenza del paziente se non si calcola l’angoscia crescente causata dai costi dei trattamenti e degli spostamenti casa-ospedale che spesso significano intere giornate di affaticamento che si potrebbe evitare con una casa di accoglienza vicina al reparto. La tossicità finanziaria non è legata tanto ai costi delle cure, quanto alle gravi ripercussioni che la malattia ha sulla vita sociale dei pazienti e dei loro genitori. Per l’Università di Chicago, che ha pubblicato diversi studi sul tema della tossicità finanziaria, questa dovrebbe esser considerata un effetto collaterale del cancro, alla stessa stregua di nausea o vomito” avverte Damiano Rizzi, Presidente di Fondazione Soleterre e psicologo in onco-ematologia pediatrica. 

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