Osservatorio Integratori Italia: vitamina D per ossa più sane e riduzione del rischio di fratture da caduta

Osservatorio Integratori Italia: vitamina D per ossa più sane e riduzione del rischio di fratture da caduta

 Il problema delle fratture da caduta riguarda oltre 37 milioni di persone nel mondo, secondo l’OMS. In Italia, circa 5 milioni di persone è affetto da osteoporosi, una delle cause principali di frattura: la supplementazione di Vitamina D può ridurre il problema e abbattere i costi che ne derivano

 Le cadute sono spesso la causa di fratture ossee negli uomini e nelle donne a partire dai 60 anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 37,3 milioni di cadute ogni anno sono abbastanza gravi da richiedere attenzione ed intervento medico. Sono molteplici i fattori che possono aumentare le probabilità di caduta: tra questi, l’osteoporosi, che in Italia coinvolge il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni e un basso apporto alimentare di vitamina D, come riportato nella sezione “Mind the gap” del sito IADSA

Anche Integratori Italia, associazione italiana aderente a Confindustria, da sempre impegnata a contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell’integratore alimentare, fa il punto sull’importanza della supplementazione della vitamina D per ridurre il rischio di fratture da caduta.

Uno studio statunitense pubblicato da Frost & Sullivan che ha valutato il periodo 2013 al 2020 ha evidenziato che sarebbe stato possibile ottenere un importante risparmio economico dall’uso di alcune sostanze nutritive presenti negli integratori, in una popolazione over 55 affetta da patologie croniche con gravi impatti sociali e a rischio di complicanze. Tra i vari integratori considerati, quelli con calcio e vitamina D potrebbero far risparmiare circa 4 miliardi di euro per anno in Europa in termini di costi sanitari evitabili, riducendo il rischio di fratture del femore e del bacino e di fratture in generale.

Sempre l’OMS, in un rapporto sulla prevenzione delle cadute tra gli anziani, afferma[1] che: “Prove in aumento sostengono [che] l’assunzione di calcio e vitamina D migliora la massa ossea tra le persone con bassa densità ossea, riduce il rischio di osteoporosi e di caduta. Le persone anziane con un basso apporto di calcio e vitamina D possono essere a rischio di cadute, e quindi di fratture che ne derivano“.

Anche la Commissione europea ha riconosciuto la Vitamina D come alleato della salute delle ossa: “La vitamina D aiuta a ridurre il rischio di caduta associato all’instabilità posturale e alla debolezza muscolare. La caduta è un fattore di rischio di fratture ossee negli uomini e nelle donne a partire dai 60 anni.”

uesta vitamina, infatti aiuta a migliorare la funzione muscolare, la forza e l’equilibrio. L’indicazione può essere utilizzata solo per gli integratori alimentari che forniscono almeno 15μg di vitamina D per dose giornaliera. Il consumatore dovrebbe quindi essere informato che l’effetto benefico si ottiene con un’assunzione giornaliera di 20μg di vitamina D.

Per maggiori informazioni: https://www.iadsa.org/mind-the-gap/english/falling#intro

Stefania Bortolotti

Precedente L’ITALIA BRUCIA, MA NON PER LA CACCIA. NUOVI FAVORITISMI IN ARRIVO PER LA LOBBY VENATORIA Successivo SAVE THE DOGS SCENDE IN STRADA A MILANO PER AIUTARE I CANI DEI SENZA DIMORA