NASCE IL “FONDO DI SOLIDARIETÀ PER GLI ESCLUSI DALL’ACCOGLIENZA 

PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DEL DECRETO SICUREZZA 
NASCE IL “FONDO DI SOLIDARIETÀ PER GLI ESCLUSI DALL’ACCOGLIENZA”
IL LANCIO DELL’INIZIATIVA A “FA’ LA COSA GIUSTA!”
GUALZETTI: «UNA SCELTA DI COSCIENZA E UN GESTO CONCRETO
A FAVORE DEI PROFUGHI E DI UNA CONVIVENZA BUONA
NELLE NOSTRE COMUNITÀ

Marc (il nome è di fantasia), 28 anni, nigeriano, porta ancora i segni delle torture che ha subito in Libia prima di prendere un barcone e raggiungere tre anni fa l’Italia. Le percosse gli hanno compromesso l’anca e ancora oggi cammina zoppicando. Proprio le violenze subite hanno convinto i giudici del tribunale a concedergli in appello la protezione umanitaria. Nonostante tale riconoscimento, subito dopo l’entrata in vigore del Decreto Sicurezza, la Prefettura gli ha revocato la misura di accoglienza. Se tale revoca fosse applicata Marc sarebbe costretto a rinunciare al tirocinio come austista di muletto che un’azienda gli ha proposto al termine del corso di formazione che ha seguito durante il suo soggiorno nel centro di accoglienza di Lecco. 

Per aiutare i migranti, come Marc colpiti dal provvedimento del governo in materia di immigrazione e sicurezza Caritas Ambrosiana ha costituito il “Fondo di solidarietà per gli esclusi dall’accoglienza”.
Il fondo, aperto al contribuito dei cittadini, sarà destinato in primo luogo agli ospiti al momento presenti nel sistema di accoglienza diffusa della diocesi di Milano, titolari di un permesso di soggiorno, ma che nonostante questo sarebbero costretti a interrompere i percorsi di integrazione già intrapresi.
Inoltre le risorse raccolte serviranno per auto-finanziare le ospitalità in quei posti all’interno delle rete degli appartamenti parrocchiali e degli istituti religiosi che non saranno più convenzionati con le Prefetture alla scadere dei nuovi bandi.
L’iniziativa sarà lanciata a “Fa’ la cosa giusta!” dal direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, durante la tavola rotonda dal titolo “Quali prospettive per l’accoglienza dei rifugiati in Italia?” in programma domenica 10 marzo, alle 14.30, negli spazi di Fieramilanocity, dove si svolge l’esposizione degli stili di vita sostenibili.
Per effetto del cosiddetto Decreto Salvini, convertito nella legge 132/18, i titolari di permesso per motivi umanitari e coloro che hanno ricevuto il nuovo permesso per protezione speciale non possono più essere accolti nel nuovo sistema di accoglienza (ex Sprar). In ottemperanza a questo provvedimento, diverse Prefetture in tutta Italia hanno già in questi mesi chiesto agli enti gestori dei centri di allontanare i migranti che non avevano più titolo per rimanervi. Insieme alle altre Caritas delle diocesi lombarde, Caritas Ambrosiana ha deciso di opporsi a questo provvedimento e ha chiesto alle cooperative che gestiscono il sistema di accoglienza diffusa in Diocesi di Milano di non eseguire gli allontanamenti richiesti e quindi di offrire agli ospiti la possibilità di proseguire i percorsi di integrazione avviati, garantendo con risorse proprie i relativi costi.
Tenendo fede a questo impegno l’ente diocesano – che si sta già facendo carico integralmente dell’ospitalità dei primi ospiti allontanati dai centri dalle Prefetture – ha costituito un fondo di solidarietà per sostenere i progetti di accoglienza per tutti coloro che nei prossimi mesi, per effetto della provvedimento voluto dal governo, saranno costretti ad abbandonare i centri gestiti dalle cooperative che fanno riferimento a Caritas Ambrosiana o che non potranno più beneficiare dei servizi di accompagnamento sociale volti all’integrazione.
Si stima che i primi beneficiari del fondo saranno 200 migranti, che senza questo intervento finirebbero per strada o in condizioni di grande vulnerabilità.
Il fondo di solidarietà servirà a coprire i costi dell’ospitalità (il pagamento delle bollette del gas e della luce) e i percorsi di accompagnamento sociale (corsi di italiano, tirocini, formazione professionale) all’interno degli appartamenti presso le parrocchie che costituiscono il sistema di accoglienza diffusa della Diocesi di Milano. Strutture e percorsi che al momento sono convenzionati con le Prefetture e che andranno a costituire un sistema autonomo rispetto a quello pubblico e che pertanto dovrà essere integralmente auto-finanziato.
«Il Decreto Sicurezza, al contrario di quanto promesso, produrrà una situazione di emergenza nel nostro Paese. Abbiamo deciso di farvi fronte, come si fa in questi casi, mettendo a disposizione strutture e risorse e chiedendo a tutti coloro che lo desiderano di darci una mano. Sappiamo che questo nostro gesto non risolverà il problema, ma per quanto è nelle nostre possibilità, obbedendo alla nostra coscienza, vogliamo almeno dare una risposta negli interessi, in primo luogo, dei nostri ospiti, ma anche delle comunità che si troverebbero a fare i conti per lo più con persone giovani, frustrate nel loro sogno di integrazione, destinate nella migliore delle ipotesi ad alimentare il mercato del lavoro nero», sostiene il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti
Al “Fondo di solidarietà per gli esclusi dall’accoglienza” potranno contribuire anche i cittadini facendo un versamento secondo le seguenti modalità
Fondo di solidarietà per gli esclusi dall’accoglienza
Per Contribuire
Con Carta di Credito
IN POSTA
C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4 – 20122 Milano.
CON BONIFICO
C/C presso il Credito Valtellinese, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT17Y0521601631000000000578 – BIC BPCVIT2S
C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT82Q0503401647000000064700
C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus     IBAN: IT97Q0335901600100000000348
C/C presso Banca Popolare Etica, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT33R0501801600000011015450
C/C presso Banca Mediolanum intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT93T0306234210000001740731
CAUSALE OFFERTA: Esclusi dall’accoglienza 2019
Per motivi di privacy le banche non ci inviano i dati di chi fa un bonifico per sostenere i nostri progetti.
Se vuoi ricevere la ricevuta fiscale o il ringraziamento per la tua donazione contatta l’Ufficio Raccolta Fondi comunicando il tuo nome, cognome, indirizzo e codice fiscale:
[email protected] – tel. 02 76037.324
oppure
Presso l’Ufficio Raccolta Fondi in Via S. Bernardino, 4 – Milano dal lun. al gio. dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Il venerdì dalle 9.30 alle 12.30
Con carta di credito telefonando al numero 02.76.037.324
Per qualsiasi informazione scrivici a: [email protected]
LE DONAZIONI SONO DETRAIBILI/DEDUCIBILI FISCALMENTE
Se vuoi ricevere la ricevuta fiscale o il ringraziamento per la tua donazione contatta l’Ufficio Raccolta Fondi: [email protected] – tel. 02 76037.324
Precedente FAMIGLIE IN DIFFICOLTA': APRE NUOVO CENTRO ORA DI FUTURO A SESTO SAN GIOVANNI  Successivo I CAMPI DI VOLONTARIATO ESTIVO