MEDICINA – A VERONA ENDOCRINOLOGI A CONFRONTO SUL RUOLO DEGLI ORMONI

 “IPO IN ENDOCRINOLOGIA”

Gli ormoni sono sostanze indispensabili alla sopravvivenza del nostro organismo e la loro produzione è strettamente regolata perché anche lievi disfunzioni sono in grado di alterare l’equilibrio complessivo del corpo. Quando la sintesi e la messa in circolazione degli ormoni è compromessa, si possono avere anche rischi seri per la sopravvivenza soprattutto nel caso del surrene che potremmo definire un “killer silenzioso” e del pancreas. Le ipofunzioni in tutto l’ambito endocrinologico sono molto più frequenti delle iperfunzioni e l’ipofunzione più frequente è sicuramente quella tiroidea che quando si manifesta in gravidanza, potrebbe comportare ripercussioni per il feto. È molto importante impostare la terapia in taluni casi in maniera progressiva per ristabilire l’equilibrio alterato e mantenerlo nel tempo evitando effetti indesiderati a lungo termine. Da qualche anno, queste patologie hanno a disposizione terapie che meglio si adattano alla sostituzione fisiologica. Della ridotta funzionalità delle ghiandole endocrine, ovvero quelle responsabili della produzione degli ormoni, come tiroide, ipofisi, testicoli, pancreas, surrene e paratiroidi, si parlerà al convegno “Ipo in endocrinologia: storie vere e lezioni dalla real-life”, organizzato dall’AME, Associazione Medici Endocrinologi, che si terrà sabato 25 febbraio dalle ore 9 al Centro Marani dell’ospedale di Borgo Trento a Verona. “Il convegno, spiega Roberto Castello, Direttore Medicina Interna, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e responsabile scientifico del convegno insieme a Marco Caputo, Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche, Ospedale G. Fracastoro, ULLS20 San Bonifacio, vede la presenza di numerosi esperti di rilevanza internazionale che illustreranno le diverse situazioni cliniche che si presentano all’attenzione del medico partendo da casi clinici a causa di disfunzioni delle ghiandole endocrine. La valutazione clinica e il trattamento dei disturbi dovuti alla ridotta funzionalità del sistema endocrino è una sfida costante nella pratica quotidiana poiché, ai notevoli progressi tecnologici che aumentano la capacità diagnostica, si associa sempre più spesso l’evenienza di dover inquadrare situazioni complicate e anche procedure “burocratiche” non sempre facili da interpretare”.                                                                                                                                                                             Stefania Bortolotti

 

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