Il Salento si prepara ad accogliere la Notte della Taranta


Il più grande festival popolare di musica in Europa.

                                                                                                                          Di Mario Masciullo

 Il 26 agosto, il Salento (la penisola della Puglia noto anche come “il tacco dello stivale italiano”) celebrerà la Notte della Taranta, un evento che nel 2017 celebra la 20esima edizione. Negli ultimi 20 anni, circa 600 ospiti (artisti locali e internazionali, musicisti) si sono alternati e applauditi da un pubblico di oltre 2,9 milioni di spettatori.

Il centro storico di Melpignano, Grecia Salentina, una delle 7 città dei coloni greci antichi ospiterà il mega  evento alla fine del suo road show che dal 3 agosto ospiterà 18 tappe tra cui Galatina, il piccolo centro Salentino, la “patria” del tarantismo.

Maestro direttore dell’edizione 2017, è Raphael Gualazzi, e Luciano Cannito è il nuovo regista e coreografo. Tra gli ospiti internazionali già annunciati sono la cantautrice americana Suzanne Vega, Gerry Leonard, Rolling Stones Tim Ries sassofonista, il percussionista Pedrito Martinez e Yael Deckelbaum. I due artisti interpreteranno la musica popolare originale della tradizione salentina.

Ci saranno 42 gruppi partecipanti per oltre 60 ore di musica dal vivo. Yael Deckelbaum è noto per aver composto la preghiera delle madri per la Marcia della Speranza di donne ebrei e arabe nell’ottobre 2016.

Rapahel Gualazzi canterà al concerto di Melpignano. “Voglio cantare alcuni passaggi della tradizione salentina”, ha detto il direttore del maestro, e non ho avuto alcuna esitazione nell’accettare l’incarico perché ho percepito questa esperienza formativa e stimolante da un punto di vista artistico e umano. ”

Sarà un’impronta eclettica che vanterà dal jazz all’afroamericano, con il colore del vangelo e del blues e di alcuni suoni di New Orleans, ha spiegato Gualazzi: “Tutto dipende dalla natura della canzone, c’è grande vicinanza tra Pizzica e Blues, ripetendo la seconda parte del versetto, i famosi terzi neutrali che sono blues in blues, la magia di passare la tradizione orale di padre in figlio, i temi dei canti di lavoro come canti di protesta.

La 20a edizione della notte della Taranta  è il riconoscimento della storia di un notevole successo – e un ulteriore contributo al sostegno dell’economia.

L’evento ha un impatto economico significante per il Salento: negli ultimi 10 anni per ogni euro speso, la ricaduta eè stata di € 4,3 (una cifra che non può vantarsi di nessun altro festival) con un impatto dei turisti che arrivano solo per il festival raggiungono oltre 25 milioni .

Galatina, dove tutto è iniziato, la danza del tarantula si risveglia

LA TRADIZIONE
Nel Salento, si dice che una volta le donne che raccoglievano il grano venivano morse dalla tarantola, e venivano possedute da uno stato convulsivo isterico che era esorcizzato con musica sfrenata e balli. Nelle diverse aree del tallone d’Italia, la vecchia credenza è ancora lodata con eventi folkloristici incredibilmente impegnativi durante i quali le danze tantalizzanti e le tamburini tradizionali suonano in un’atmosfera veramente unica.

Il 29 giugno Galatina ricorda l’antica abitudine con la Tarantula Dance. Le prime fonti scritte sulle danze rituali per curare gli effetti del veleno risalgono agli inizi del XIX secolo, ma in Galatina, le prove orali trasmesse da generazione in generazione si perdono nella notte dei tempi.  Secondo la tradizione, il giorno di San Pietro e Paolo le donne punte dalla tarantola raggiungevano la chiesa della piccola città dai campi di grano sui carri rurali accompagnati dal ritmo della musica folkloristica per esorcizzare con la danza il possesso della tarantola. Si dice, infatti, che la musica sfrenata avrebbe sfinito le donne, ma anche suonatori usurati dalla stanchezza.

La danza della Pizzica è legata al Tarantismo un vero e proprio pezzo di cultura in diverse aree del Salento, l’unica regione in cui è ancora particolarmente sentita e celebrata dal folklore locale.

CARATTERISTICHE

Durante la giornata del Tarantula, (29 giugno) tutta la città di Galatina è in festa e lascia spazio alle tarantate e ai ballerini di pizzica che agiscono come in un ritratto evocativo fatto di ritmi e movimenti frenetici, eseguendo figure tradizionali che li vedono, a volte, ruotare, a volte ruotare le mani o le braccia. I tamburini accompagnano le danze.

 La celebrazione inizia il 28 giugno, con l’arrivo in piazza San Pietro delle tarantate passando per le porte della città su un carro accompagnato dalla musica, finendo all’interno della piccola cappella di San Paolo ( sconsacrata) di fronte alla cattedrale di San Paolo chiamata comunemente Chiesa Madre. A partire da mezzanotte, i ballerini e i batteristi si riuniscono spontaneamente per celebrare la notte a San Paolo al ritmo della musica. La mattina del 29, tuttavia, si svolge il tipico rituale terapeutico del Tarantismo.

IL TERRITORIO
La città di Galatina è piena di testimonianze che raccontano la lunga storia locale, tra cui un museo specifico: il Museo Civico Pietro Cavuto con la storia del Tarantismo risalente al ‘500 al’ 900. La Cappella di San Paolo è particolarmente legata a questa  credenza

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