Il Governo italiano sta continuando a fornire armi all’Arabia Saudita

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“Le mie figlie sono state uccise e io vorrei essere morto con loro. Non ho più nulla nella vita”.
  a togliere la vita alle tre figlie di Salama potrebbero essere state delle bombe italiane,
vendute dal nostro governo alla coalizione saudita impegnata da due anni nel conflitto in Yemen.
Eppure i media sono indifferenti a questa crisi che ha provocato oltre 12.000 tra morti e feriti nella popolazione civile.

 non voltare lo sguardo anche tu.

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Il Governo italiano sta continuando a fornire armi all’Arabia Saudita e agli altri membri della coalizione da utilizzare contro lo Yemen, violando il diritto nazionale ed internazionale.

Tra le norme violate, ci sono quelle stabilite nel Trattato sul commercio delle armi a cui l’Italia ha aderito proprio per prevenire la sofferenza umana dovuta ad uno commercio sconsiderato e senza regole, oltre alla legge italiana 185 del 1985 che vieta espressamente la vendita di armi a paesi coinvolti in conflitti armati.

Anche bombe prodotte in Italia sono state utilizzate in questi due anni di violento conflitto, come confermato dal Rapporto delle Nazioni Unite sul conflitto nello Yemen dello scorso 27 gennaio dove si mostrano le prove dell’utilizzo di bombe targate RWM da parte della coalizione araba nella capitale Sana’a. Ad oggi si calcolano più di 12.000 tra morti e feriti tra i civili, 18 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria e oltre 3 milioni quelle costrette a lasciare le proprie case.

Abbiamo bisogno della vostra voce per chiedere al nostro governo di fermare la vendita di armi!

Firma ora per non essere più complice di questi crimini.

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