Guerra Alle Slot

Guerra Alle Slot: Il governo si concentra sull’online quando l’80% del gioco avviene nei bar e locali commerciali

Gli sforzi del primo governo Conte si sono concentrati sull’online che risulta invece il canale più sicuro e certificato.

Un elemento di continuità a cavallo dei due governi Conte sarà sicuramente il contrasto al gioco d’azzardo. Al punto 22 del programma si legge «Sarà rafforzata l’azione di contrasto al gioco d’azzardo patologico». Il focus principale dell’azione del vecchio governo è stata la guerra alle slot machine con particolare attenzione verso l’online.

Dati 2018: Slot Machine

Come confermato, dall’analisi svolta da un sito di settore, le slot fisiche nel 2018 hanno raccolto 48,6 miliardi di euro, le slot machine online “solo” 12,8 miliardi ma secondo alcuni addetti ai lavori gli effetti del Conte 1 ha avuto effetti intensi sulle Slot Machine Online ma poco concreti verso le VLT, cioè tutte quelle slot machine fisiche presenti nei bar ed esercizi commerciali.

Decreto Dignità Slot Machine Online

Perché sarebbe meglio concentrarsi sulle slot dei bar e locali commerciali?

L’80% della spesa delle slot avviene su macchine fisiche e risulta sorprendente la strategia avuta dal governo Lega-5S, dato che l’attenzione mediatica si è sempre rivolta sul gioco legale a distanza e la sua pubblicità, mentre il principale canale che porta al vizio patologico, le VLT, continua in silenzio a mietere vittime. Le Slot Machine Online prese di mira dal recente decreto, come motivato accuratamente qui nell’analisi svolta, sono la parte con meno criticità e maggiori controlli:

  1. Identificazione Giocatori: La prima distinzione netta da fare è a riguardo dell’identificazione dei giocatori e dei limiti al gioco, in termini di tempo e denaro. Le Slot Machine Online esigono una identificazione previa, via documento d’identità e deposito con un mezzo di pagamento intestato alla stessa persona, non permettendo depositi in contanti.
  2. Limiti di giocoI meccanismi di controllo non eludibili includono una serie di meccanismi di tutela e di autoesclusione, oltre alla possibilità di imporre dei limiti quantitative al proprio gioco. Queste “accortezze” non esistono nelle VLT, allo stato attuale delle cose.
  3. Imposizione Fiscale: Particolare criticità è stata rilevata negli anni al riguardo dell’elusione al controllo e anche alla relativa imposizione fiscale delle VLT. In base ai dati del libro blu delle Agenzie dei Monopoli e delle Dogane, nel 2018 il ritorno al giocatore di tutte le slot “fisiche” è stato del 79%, mentre nelle Slot Machine Online del 96%. Questa è la percentuale che è stata restituita ai giocatori come vincite, in altre parole ogni 100 euro giocati la macchina ne restituisce 79 (in modo totalmente aleatorio e prevedibile). Diversi scandali sono esplosi già negli anni passati, quando diversi operatori di sale slot non collegavano regolarmente le VLT alla rete informatica di SOGEI e quindi non registravano incassi né vincite, senza poter garantire alcun controllo.  Decreto Dignità VLT

Qualcosa si muove sulle VLT

Il garante della privacy ha dato il via libera lo scorso 29 agosto all’utilizzo della tessera sanitaria come mezzo di identificazione degli utenti VLT a partire dal 1° Gennaio 2020. Tutti gli apparecchi che non consentono questa identificazione dovranno essere rimossi dagli esercizi commerciali con effetto immediato. Questa misura dovrebbe almeno rendere più difficile l’accesso al gioco da parte dei minori di età, una fascia particolarmente vulnerabile alla ludopatia.

Come spesso accade sembra che si stia cercando di porre rimedio ad un problema come quello del gioco d’azzardo partendo però dal minore dei mali e trascurando fortemente invece la principale causa che porta alla ludopatia.

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