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Croce Rossa Italiana e Federfarma Lombardia: per chi non può uscire di casa neanche per andare in farmacia, c’è il numero 02.388.3350
Milano – Sarà attivo da lunedì 23 marzo CRI Pronto farmaco, nuovo servizio per la consegna dei farmaci a domicilio attivato da Federfarma Lombardia e dal Comitato Regionale Lombardia di Croce Rossa Italiana: i cittadini lombardi over-65, non autosufficienti, sottoposti alla quarantena o risultati positivi al Covid-19 potranno ricevere a casa i medicinali, senza alcun costo aggiuntivo, semplicemente chiamando il numero 02.388.3350. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 19:00. Per ricevere i farmaci presso il proprio domicilio, oltre al codice fiscale, è necessaria la prescrizione medica o il codice NRE della ricetta, che in questo periodo di emergenza viene comunicato telefonicamente dal medico di famiglia. Quest’ultima procedura è stata attivata proprio per evitare che i cittadini si rechino negli studi e negli ambulatori, creando assembramenti che sono contrari alle attuali norme di contenimento del contagio da Covid-19. Usufruire del servizio di consegna è molto semplice: chiamando il numero dedicato, il cittadino sarà messo in contatto, dalla Croce Rossa, con la farmacia più vicina, alla quale potrà richiedere i medicinali di cui ha bisogno. Successivamente un volontario della Croce Rossa si recherà presso il domicilio del richiedente, per ritirare i contanti e consegnargli i farmaci ordinati. I volontari della CRI possono identificare rapidamente la farmacia più vicina grazie al supporto del sito di www.farmacia-aperta.eu adattato gratuitamente dalla software-house PTER per questo utilizzo. “CRI Pronto Farmaco è un ulteriore servizio che le farmacie hanno messo a disposizione dei cittadini lombardi in un momento di emergenza come quello che stiamo affrontando – ha detto Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia –. Ringrazio la Croce Rossa e in particolare il Comitato Regionale della Lombardia della CRI, perché grazie al lavoro dei loro volontari possiamo garantire la continuità delle cure alle persone anziane e fragili, e a quelle che per non autosufficienza o positività al virus non possono assolutamente muoversi dal proprio domicilio”. |