DOMENICA ‘GIORNATA DEI POVERI’ 

Il calendario 2018 dei Missionari Cappuccini di Milano  lancia una provocazione:  

“Siamo tutti poveri perché tutti bisognosi di vera gioia” 

Si può ritirare al centro Missionario in piazzale Cimitero Maggiore 5

www.missioni.org

Dopo che Papa Francesco ha indetto la Giornata mondiale della povertà, che si celebrerà domenica 19 novembre, il Centro missionario dei Cappuccini di Milano, in piazzale Cimitero Maggiore, propone il nuovo calendario 2018 dal titolo ‘Perché loro e non io?”, corredato da  splendide immagini tratte dalle terre di missione e da riflessioni che aprono un dibattito sulla povertà oggi.

“Perché loro e non io?” si chiedeva il cappuccino l’Abbé Pierre di fronte alla straziante indigenza  in India intorno a Madre Teresa.  Oggi l’Occidente impoverito si chiede però perché curarsi ancora del Terzo Mondo trascurando i propri nuovi poveri, scrive Alberto Cipelli nell’introduzione al calendario.

E d’altronde i più poveri al mondo potrebbero chiedere agli occidentali ‘Perché voi siete così ricchi e non noi?’

Guardando la povertà dritta negli occhi, si capisce dunque che l’argomento è profondo.

La povertà non può riassumersi nemmeno come mancanza di denaro o di cose ma è anche la povertà di spirito, di sentimenti, di valori e di ideali tanto da farci ritrovare poveri di gioia. Non a caso San Francesco, nato da famiglia agiata, sceglie l’estrema povertà, l’abbandono, per trovare la vera gioia.

Queste riflessioni aiutano ad abbattere i muri di egoismo e a porsi in modo nuovo verso la povertà materiale, riconoscendoci tutti in fondo ‘poveri’, mai abbastanza ‘ricchi’ del vero bene e della vera gioia.

Non più quindi ricchi e poveri ma insieme davanti allo stesso specchio.

“Abbiamo voluto dare un taglio  particolare al tema quest’anno sperando che ognuno possa riflettere meglio sul proprio concetto di povertà  – spiega infatti fra Marino Pacchioni, Segretario delle Missioni Cappuccine -.  Il nostro intento è  di incoraggiare la generosità: possiamo testimoniare che coloro che vivono in miseria sono in grado di portarci molta più ricchezza di quella che noi crediamo di donargli. Le persone incontrate  in Asia o in Africa, nonostante le difficili condizioni  in cui sono costrette a vivere,  hanno davvero molto da insegnarci”.

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