CASO BAMBINI MALTRATTATI ALL’ASILO DI MILANO

TELEFONO AZZURRO: “NEL 3% DEI CASI GESTITI DA TELEFONO AZZURRO IL RESPONSABILE DEL DISAGIO PSICOFISICO E’ UN INSEGNANTE o EDUCATORE: INDISPENSABILE COGLIERE I SEGNALI VERBALI E NON VERBALI”

Nel 2015 le linee di ascolto 1.96.96 e 114 Emergenza infanzia hanno gestito circa 5000 casi: 1 su 3 di abuso e violenza
1 agosto 2016 – La dichiarazione di SOS Telefono Azzurro” sul caso di maltrattamento registrato all’asilo nido di Milano

“I casi di abuso pongono i bambini in una situazione di rischio dai risvolti non prevedibili, in quanto dipendenti da variabili soggettive, ma comunque molto gravi e che perdurano nel tempo. Le motivazioni di tali gesti spesso sono inspiegabili. E’ indispensabile che chi veda parli e intervenga, coinvolgendo professionisti, educatori e famiglie. Cogliere i segnali non solo fisici, ma anche comportamentali è fondamentale.

E’ importante prestare sempre una grande attenzione ai più piccoli, in modo da cogliere ogni cambiamento, ciò che dicono ma soprattutto ciò che non dicono. La medicina è il dialogo, l’ascolto, mettere i più piccoli a proprio agio e in una condizione di comfort che li porti a raccontare e ad esprimersi. Trasmettergli, insomma, la cultura del confronto. Un terzo dei casi gestiti da Telefono Azzurro all’1.96.96 e al 114 Emergenza Infanzia riguarda casi di abuso e violenza. Più in generale, sulla totalità dei casi gestiti, circa 5000, nel 3% il responsabile del disagio psico fisico è un insegnante o un educatore”.

Come dimostra questo caso, inoltre, la figura del pediatra è di estrema importanza nel contrasto e nella gestione di abusi e violenze su minori. I pediatri svolgono un ruolo chiave nel percorso di crescita del bambino e rappresentano un punto di riferimento a cui l’intera famiglia si affida con fiducia. Per questo, Telefono Azzurro, ha lanciato la formazione della prima rete di pediatri al mondo, contro l’abuso sui bambini, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI), con il contributo di Menarini. L’Obiettivo è sensibilizzare e formare i pediatri italiani a riconoscere i segnali di eventuali abusi, a partire da quelli inespressi di disagio e sofferenza del bambino.

Il Telefono Azzurro è una onlus nata nel 1987 con lo scopo di difendere i diritti dell’infanzia. L’associazione è stata fondata a Bologna dal Prof. Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile all’Università di Modena e Reggio Emilia.

Telefono Azzurro promuove un rispetto totale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Con le sue attività ogni giorno promuove le loro potenzialità di crescita e li tutela da abusi e violenze che possono pregiudicarne il benessere e il percorso di crescita. Ascolta ogni giorno bambini e adolescenti e offre risposte concrete alle loro richieste di aiuto, anche attraverso la collaborazione con istituzioni, associazioni e altre realtà territoriali.
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