AL VIA “DONNE: IDENTITÀ AL LAVORO”
A Milano riparte il progetto coordinato da ActionAid per promuovere l’indipendenza economica delle donne che hanno subito violenza domestica
L’indipendenza economica come chiave per la fuoriuscita da situazioni di violenza domestica. Con questo obiettivo è nato il progetto “Donne: Identità al lavoro”, coordinato da ActionAid e realizzato in collaborazione con Fondazione Adecco per le Pari opportunità. Dopo la prima fase, avviata a maggio 2018, a metà ottobre è partito un nuovo ciclo di incontri che coinvolge undici donne in attività realizzate grazie anche ai partner locali, la Casa delle Donne di Milano e la Cooperativa sociale “I sei petali”.
L’iniziativa, patrocinata dalla RETE ANTIVIOLENZA supportata dal Comune di Milano – costituita dai Centri Antiviolenza e dalle Case rifugio presenti sul territorio -, che ha realizzato un prezioso lavoro di identificazione e di accompagnamento delle donne coinvolte nel percorso, punta a fornire strumenti e pratiche per facilitare l’accesso al mondo del lavoro, ampliando le competenze trasversali e tecniche e aumentando così le opportunità di raggiungere la propria indipendenza socioeconomica. Il tutto attraverso percorsi di orientamento al lavoro e self-empowerment, corsi all’autoimprenditorialità femminile che partiranno a dicembre e che hanno l’obiettivo di rafforzare le competenze imprenditoriali delle donne e laboratori di sartoria, finalizzati a sviluppare capacità professionali spendibili in un settore ad alta richiesta di lavoro.
Il progetto è partito a Milano a maggio 2018 e terminerà il prossimo anno, l’obiettivo è di coinvolgere 20 donne che hanno vissuto situazioni di violenza domestica e che stanno ora terminando il loro percorso di fuoriuscita, grazie al lavoro delle professioniste della RETE ANTIVIOLENZA del Comune di Milano. Il primo ciclo del progetto “Donne: Identità al lavoro” si è svolto da maggio a luglio: 10 donne hanno completato il percorso e 7 hanno iniziato a settembre un tirocinio formativo o hanno trovato autonomamente delle occasioni lavorative. La seconda fase terminerà alla fine dell’anno e coinvolge al momento altre 11 donne.
L’iniziativa è supportata da Romeo All’Emporio, EVERYGREEN, UPS Italia, Camaieu Italia, Hitachi Rail, AsLiCo Teatro sociale di Como e dal network Progetto Libellula promosso da Zeta Service.
“L’indipendenza economica è un fattore decisivo per uscire da situazioni di violenza domestica, ecco perché ActionAid, insieme a Fondazione Adecco per le pari opportunità, ha deciso di realizzate DONNE: Identità al lavoro anche nella città di Milano e coinvolgere le donne in un percorso, sempre monitorato e supportato dalla RETE ANTIVIOLENZA, volto proprio a far crescere la loro autonomia e facilitare l’incontro con il mondo del lavoro, a cui spesso non hanno avuto accesso a causa della situazione di violenza che subivano”, dichiara Vittoria Pugliese, coordinatrice del Progetto DONNE: identità al lavoro.
Il rapporto di ActionAid “Una via d’uscita dalla violenza. Politiche e pratiche per promuovere l’indipendenza economica delle donne”, realizzato nell’ambito del progetto europeo WE GO! (Women Economic-indipendence & Growth Opportunity), rivela che l’82,5% delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza ha un basso livello di indipendenza economica, contro il 17,5% che è economicamente indipendente. Il 59,1% non ha un’occupazione, mentre il 40,9% delle donne che ha subito violenza lavora. Il 73,7% ha figli a carico e solo il 13,3% vive in una casa propria, contro il 14,8% che ne condivide la proprietà con il partner.

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